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20 Aprile 2025Studio Legale Avv. Gianluca Giammatteo
Introduzione alla normativa e finalità del D.Lgs. 231/2001
Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, ha introdotto nell’ordinamento giuridico italiano la responsabilità amministrativa degli enti per alcuni reati commessi nel loro interesse o vantaggio da soggetti che rivestano funzioni di rappresentanza, amministrazione o direzione dell’ente stesso, nonché da soggetti sottoposti alla direzione o vigilanza dei primi.
La ratio della normativa è duplice: da un lato, colmare il vuoto normativo che escludeva le persone giuridiche dalla punibilità per fatti penalmente rilevanti; dall’altro, stimolare le aziende a dotarsi di efficaci strumenti organizzativi e gestionali atti a prevenire la commissione dei reati.
Ambito di applicazione soggettivo e oggettivo della responsabilità
La normativa si applica a società di capitali e di persone, associazioni anche prive di personalità giuridica, enti pubblici economici e, in generale, a tutte le realtà organizzative diverse dallo Stato e dagli enti pubblici territoriali. Sono escluse espressamente dallo stesso decreto le pubbliche amministrazioni e gli enti costituzionalmente rilevanti.
Quanto all’ambito oggettivo, il D.Lgs. 231/2001 prevede un catalogo tassativo di reati, in costante ampliamento per opera del legislatore, che spaziano dai delitti contro la pubblica amministrazione, ai reati societari, ambientali, tributari, informatici, fino ai reati in materia di sicurezza sul lavoro e ai reati transnazionali.
I soggetti attivi e la rilevanza del “vantaggio” o “interesse”
La responsabilità dell’ente può derivare dall’azione penalmente illecita posta in essere da soggetti apicali o sottoposti. La giurisprudenza di legittimità, in particolare la sentenza Cass. pen., Sez. VI, 12 luglio 2016, n. 52316, ha precisato che l’ente risponde solo qualora il reato sia stato commesso nell’interesse o a vantaggio dello stesso, escludendosi dunque responsabilità automatica.
L’interesse deve essere valutato ex ante, in relazione agli scopi perseguiti; il vantaggio, invece, si valuta ex post, avendo riguardo alle concrete utilità derivanti all’ente.
Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (MOGC)
Ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. 231/2001, l’ente può andare esente da responsabilità qualora dimostri di aver adottato ed efficacemente attuato un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo idoneo a prevenire reati della specie di quello verificatosi. Tale modello deve essere redatto tenendo conto della natura, delle dimensioni e del settore di attività dell’ente.
La struttura del modello si articola in una mappatura dei rischi, nella previsione di protocolli di prevenzione, in un sistema disciplinare, nonché nella nomina di un Organismo di Vigilanza (OdV), dotato di autonomia, indipendenza e poteri di iniziativa e controllo.
L’Organismo di Vigilanza e le sue funzioni
Elemento centrale del sistema 231 è l’Organismo di Vigilanza. La sua funzione è quella di vigilare sull’efficace attuazione del modello, verificarne l’idoneità e proporne gli aggiornamenti.
La giurisprudenza richiede che l’OdV sia dotato di requisiti di autonomia e indipendenza, oltre che di professionalità e continuità d’azione. In tale direzione si è espressa la Cassazione penale, Sez. II, 14 aprile 2014, n. 3615, affermando che “la mera esistenza di un modello non basta: occorre una reale efficacia preventiva, che si realizza anche attraverso un OdV effettivamente operante”.
Le sanzioni previste dal D.Lgs. 231/2001
Le sanzioni irrogabili in capo all’ente sono di natura pecuniaria e interdittiva. Le prime possono arrivare fino a 1.549.000 euro, mentre le seconde includono l’interdizione dall’esercizio dell’attività, la sospensione o revoca di autorizzazioni e concessioni, il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione e la confisca dei beni.
Va evidenziato che la sanzione interdittiva può essere applicata anche in via cautelare, prima della condanna definitiva, ai sensi dell’art. 45 del decreto.
I vantaggi per le aziende che si adeguano alla normativa
L’adozione di un MOGC conforme alla legge 231/2001 non rappresenta un mero adempimento burocratico, bensì un’occasione di crescita e tutela per l’impresa. Oltre all’esimente penale, il modello consente una migliore gestione dei rischi, il rafforzamento della governance e una maggiore reputazione aziendale.
Inoltre, in fase di accesso a finanziamenti pubblici, gare d’appalto o operazioni straordinarie (es. fusioni, acquisizioni), la presenza di un modello 231 rappresenta elemento favorevole di valutazione, come confermato anche da prassi bancarie e assicurative.
L’evoluzione giurisprudenziale e normativa: un sistema in continuo aggiornamento
Il catalogo dei reati presupposto è stato costantemente ampliato, includendo reati ambientali (D.Lgs. 121/2011), delitti informatici (L. 48/2008), reati tributari (D.L. 124/2019, conv. in L. 157/2019) e reati contro la persona. L’adeguamento del modello deve quindi essere costante e coerente con le modifiche normative.
In tal senso, la Cassazione ha ribadito che “la responsabilità dell’ente non può essere elusa invocando un modello obsoleto o non aggiornato” (Cass. pen., Sez. VI, 11.06.2021, n. 23401).
Conclusioni: adeguarsi oggi per prevenire responsabilità future
La normativa di cui al D.Lgs. 231/2001 rappresenta oggi un punto imprescindibile per ogni azienda che voglia tutelarsi efficacemente dal rischio di responsabilità penale e amministrativa. L’adozione di un Modello 231 non è un costo, ma un investimento nella legalità, nella prevenzione e nella competitività.
Le aziende che desiderano adeguarsi al dettato normativo e strutturare un sistema di compliance conforme ed efficace, possono rivolgersi al nostro studio per una consulenza specifica, mirata alla predisposizione del modello organizzativo più idoneo alla propria realtà.
Contatti
Per approfondimenti, consulenze e adeguamenti al D.Lgs. 231/2001, è possibile contattare lo Studio Legale Avv. Gianluca Giammatteo, con sede in Via Nicandro Iosso n. 6, Venafro (IS) – Telefono 0865.1945640 – Email: studiolegale@giammatteo.it – Sito web: www.giammatteo.it
Lo studio è a disposizione per un’analisi preliminare gratuita e riservata delle esigenze aziendali, anche in via telematica.
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