Altro caso di esdebitazione risolto presso il Tribunale di Campobasso.
23 Maggio 2018Condomino: La convocazione dell’assemblea va fatta 5 giorni prima. L’approvazione del Bilancio deve essere annuale.
13 Agosto 2019Con sentenza del Tribunale di Isernia, emanata dalla giudice Stefania Colesanti, Lionello Giannini è stato assolto dall’accusa di esercizio arpitrario della professione. Il tecnico che ha seguito le pratiche del condono edilizio dal 1984 al Comune di Venafro – e in altri Municipi – potrà pertanto tornare regolarmente al proprio lavoro.Assistito dall’avvocato Gianluca Giammatteo, Giannini ha visto dunque concludersi quattro anni e mezzo di calvario giudiziario.
Quando venne incaricato da palazzo Cimorelli era ” ufficialmente” geometra. Negli ultimi anni il tecnico era stato però espulso dall’albo di categoria pare per alcuni mancati pagamenti. Così, il presidente dei geometri aveva pensato bene di inviare comunicazione a tutti gli enti, avvisando gli amministratori che Giannini non era più iscritto all’albo, pur non necessitando a quanto pare il titolo per esercitare il ruolo ricoperto dal professionista. Alcuni sindaci, in particolare anche quelli di Venafro – Antonio Sorbo nella passata legislatura e Alfredo Ricci in questa – prudenzialmente avevano decretato la sospensione cautelativa dell’incarico. Tuttavia Giannini, uno dei massimi esperti in tema di condono, operava in qualità di istruttore come ha riconosciuto il giudice del Tribunale di Isernia nonostante sulla porta del suo ufficio a palazzo Cimorelli risultasse scritto “geometra Lionello Giannini”.Il cartello non era passato inosservato al presidente dell’albo dei geometri che lo aveva denunciato alla Procura della Repubblica di Isernia per esercizio arbitrario della professione. Da qui il rinvio a giudizio e il processo, conclusosi con l’assoluzione perchè il ruolo svolto da Giannini era quello di istruttore e non di geometra, non necessitando pertanto di iscrizione all’albo.
Per i sindaci che lo avevano incaricato era invece sin da subito caduta – con l’archiviazione – l’accusa di favoreggiamento.
Con la sentenza favorevole e lo sbrogliamento della matassa si potrebbe adesso finalmente riaprire il capitolo condono nel Comune di Venafro